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Viva Torino e le Langhe.....!

 

Il volo United 043 ci mette nove ore e venti minuti per raggiungere Washington DC da Roma.

Se, come è successo a me il giorno 14 ottobre, ci aggiungi anche i 55 minuti di attesa all'interno dell'aeroplano perché la torre di controllo aveva bloccato il nostro volo, si può immaginare che il viaggio di ritorno nella  mia amata capitale degli Stati Uniti, dopo una toccata e fuga  di quattro giorni in Piemonte, rischiava di diventare pesante, considerando oltretutto che l'aereo era strapieno  in ogni classe.

Per quanto mi riguarda poi bisogna aggiungere il fatto che il sedile accanto al mio era occupato da una ragazzotta di non meglio precisata eta', canotta a strisce e pantalone con cavallo allentato che scopriva parte del fondoschiena, che ha tossito ininterrottamente per oltre 10 ore costringendo il sottoscritto a inventarsi una maschera adattando un tovagliolo di carta alle stanghette degli occhiali.

Ma siccome il mondo  è vario e spesso avariato, quando siamo arrivati a Fiumicino nel tragitto di andata, ci è capitato  un episodio quasi divertente: mentre stavamo ritirando i nostri bagagli dopo l'indagine della security per prendere un Alitalia per Torino, mia moglie è stata assalita verbalmente da un tizio che le veniva dietro il quale ha cominciato a protestare per il numero di vassoi sui quali sia lei che il sottoscritto avevamo dovuto porre computer, telefoni, cinture, scarpe e giacche.

E visto che nonostante l'età sono ancora in grado di incazzarmi alla grande  se qualcuno offende mia moglie, c'è mancato poco che alle otto del mattino si verificasse uno scontro fisico tra un anziano cittadino americano e un nevrotico  passeggero Alitalia, vestito all'ultima moda con pantalone strizza coglione e giacchettina striminzita.

Ma, a parte questo insignificante episodio, la nostra permanenza in Piemonte, sia pure limitata a pochi giorni, ci ha fatto amare ancora di più questa splendida Italia, paradiso naturale di talenti passati e presenti.

Grazie all'affettuosa assistenza degli amici che ci ospitavano abbiamo visitato il museo del Barolo, la tenuta agricola dei Cordero di Montezemolo con i loro sofisticati vini, abbiamo passato qualche ora nel rinnovato  Museo Egizio e ammirato il restauro totale della Venaria Reale, opera eccezionale che ha ridato vita in maniera intelligente ad un palazzo che giustamente compete con Versailles.

Nelle Langhe ci siamo cimentati con il tartufo generosamente sfogliato sulle pietanze dei principali cuochi del momento.

Il Circolo dei Lettori, noto per il suo pubblico selezionato ed esigente, ha accolto il sottoscritto in qualità di giornalista e il reverendo Kenneth Fuller, Gran Maestro, udite udite!, della Gran Loggia massonica di Washington.

Ci siamo confrontati per un paio di ore sul tema molto impegnativo "Etica e Morale negli Stati Uniti e in Italia".

Inutile dire che le domande del pubblico alla fine si sono focalizzate sulla campagna presidenziale in atto negli Stati Uniti e alcuni dei presenti non hanno nascosto la loro simpatia per Donald Trump.

Tot capita, tot sententiae.
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Grazie Oscar. Bello e divertente il tuo racconto. Sì, le Langhe sono davvero belle. Peccato che oltre alla Barbera non abbiate visitato anche le Cantine della Fondazione Marchesa di Barolo, dove il Barolo è stato inventato, per conto di Camillo Benso Conte di Cavour, da un bravo enologo francese che ha lavorato in modo speciale l'uva Nebbiolo. Sono cantine che hanno più di 150 anni e che producono quello che per me, con il Barbaresco, è il vino più buono. Grazie ancora. Ti abbraccio. Maurizio. 
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Caro Oscar,
T'invidio non per la visita alle cantine (Castello Cavour merita di più), ma per l'abboffata di tartufo langhiano! Ormai è roba da principi e sultani!
Un caro abbraccio
Aldo
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Molte grazie per il bel articolo!  Molto attuale per me perché' inizierò' un nuovo lavoro a Torino in due settimane.  Spero di restare in contatto con la comunità' italiana di Washington.
Benedetto Vitiello